La nascita ufficiale del calcio a 5 come sport di squadra viene fatta risalire al 1933, quando Juan Carlos Ceriani, professore di educazione fisica presso Montevideo, in Uruguay, per la prima volta codifica le regole di un gioco ispirato a quello del calcio, ma adatto ad essere praticato anche in piccoli ambienti al chiuso (il termine futsal, in effetti, deriva proprio da fútbol de salón). Dall'Uruguay, il calcio a 5 si diffonde presto in Brasile e poi in tutto il Sud America, riscuotendo un successo sempre maggiore tra i giocatori amatoriali. Lo straordinario livello tecnico del calcio a 5 carioca trova espressione nei numerosi giocatori di nazionalità brasiliana divenuti campioni di caratura mondiale dopo il debutto nel futsal. Tra gli altri, è possibile citare Pelé, Ronaldo e Ronaldinho.
In Italia, la diffusione di questo sport, tradizionalmente conosciuto come "calcetto", inizia tra gli anni Cinquanta e Sessanta nella Capitale. Tra le primissime competizioni di calcio a 5 organizzate in Italia, infatti, è possibile ricordare la Coppa dei Canottieri del 1961, torneo nel quale si affrontano le formazioni dei più prestigiosi circoli sportivi della città di Roma. I primi tentativi di uniformare il regolamento del calcio a 5 giungono nel 1983, quando la FIGC (la Federazione Italiana Giuoco Calcio) riconosce ufficialmente la disciplina.
Il primo campionato nazionale di calcio a 5 si tiene nel 1984. Partecipano alla prima fase del torneo ben 350 squadre, che sfidano le formazioni della medesima regione in una serie di gare di qualificazione. Al termine di questa fase, ne segue un'altra con match di andata e di ritorno interregionali; infine, le prime 8 squadre in classifica accedono alla poule scudetto, che si tiene nella cornice del Campo Centrale del Foro Italico, a Roma. Partecipano alla fase conclusiva del campionato: Roma Calcetto, Roma RCB, Canottieri Aniene, Tor Carbone, Hobby Sport Roma, Mondo Rubber Torino, Incra Cosenza e Lacco Ameno Ischia. Ad aggiudicarsi la vittoria è la Roma Calcetto, che peraltro torna a dominare il torneo anche nella stagione successiva.
L'annata 1989/90 rappresenta un punto di svolta per la storia del calcio a 5 in Italia: quella stagione vede infatti la nascita del campionato italiano di calcio a 5 di Serie A. Partecipano al torneo 48 formazioni suddivise in 4 gironi di 12 squadre ciascuno. A fine campionato, i club primo e secondo classificato all'interno di ciascun gruppo accedono alla poule scudetto. Nella fase finale, a contendersi la vittoria sono la Roma RCB, il Marino, l'Ortona e la BNL Roma, tutte compagini con sede nella Capitale o in provincia. A trionfare è infine la Roma RCB, che si aggiudica così il terzo tricolore della sua storia. Nella stagione 1990/91, la massima serie del campionato di calcio a 5 diviene a girone unico: le squadre ammesse al torneo nazionale sono le prime cinque classificate per ciascuno dei quattro gironi dell'annata precedente.
Nelle annate più recenti, il numero delle formazioni che disputano la Serie A del calcio a 5 è variato più volte, attestandosi prima attorno alle 14 e poi sulle 12. Il campionato si svolge con cadenza annuale da ottobre a giugno, secondo la formula del girone all'italiana con match di andata e di ritorno. Al termine della stagione, le prime 8 formazioni in classifica accedono ai play-off validi per la conquista dello Scudetto, mentre le ultime due si sfidano per la salvezza nell'ambito dei play-out. La squadra perdente retrocede nella seconda divisione del campionato di calcio a 5, ovvero la Serie A2.
La Serie A 2018/19 di calcio a 5 è iniziata il 29 settembre 2018: la stagione regolare si è conclusa il 19 aprile 2019, mentre i paly-off sono stati disputati fino al 15 giugno. La società campione d'Italia ha conquistato il diritto di partecipazione alla UEFA Futsal Champions League 2019/20. L’Italservice si è laureato campione di questa stagione e ha conquistato il suo primo titolo.
Nessuna modifica è stata apportata alla formula dei play-off, mentre è stato variato il numero di squadre soggette a retrocessione: dopo la disputa dei play-out, verrà dichiarata l’unica formazione che retrocederà in A2.
Nelle sfide di Serie A, play-off e play-out inclusi, è stato imposto alle società di schierare almeno 5 giocatori formati in Italia (tesserati FIGC) prima del compimento della maggiore età. Tra gli altri obblighi per le società c’è quello di utilizzare giocatori che abbiano compiuto anagraficamente il quindicesimo anno di età.
È curioso ricordare che, in questa stagione, è stato battuto il record di defezioni del 2013/14: Cisternino, Imola Castello, Kaos e Luparense rinunciano alla categoria, così come il Pescara al termine della stagione passata. Il torneo si compone quindi di 12 società, due in meno rispetto all'edizione precedente. Dalla Serie A2 hanno ottenuto la promozione: Arzignano, Civitella, Maritime e Meta.